Un enorme traliccio si erge dal suolo e con possenti bracci regge e trasmette energia elettrica in ogni dove.
E' l'ingegneristica sedia che Tom Dixon progettò per Cappellini nel 1992.
Una scultura imponente e leggera, un' affascinante architettura d'acciaio. Per personalità altrettanto inossidabili.
A huge pylon rises up on the ground and with its strong wings carries and transmits electric energy everywhere. It's the engineering chair designed by Tom Dixon in 1992 for Cappellini.
Un intricatissimo garbuglio di cavi d'acciaio e ferro confonde inizialmente la vista, ma a poco a poco, uno dopo l'altro, i cavi si congiungono in una struttura delineata, ben congegnata, perfettamente calcolata. E la prospettiva cambia, la visione d'insieme realizza una forma che diviene sostanza.
Una seduta insolita, decisamente originale, non solo nella sua realizzazione, ma nella scelta in sè dell'oggetto che riproduce nelle sue sembianze: un traliccio dell'alta tensione.
Energica e vigorosa, collocata nello studio o in un angolo dell'ingresso, stupisce e meraviglia per l'incredibile grazia e leggerezza con cui occupa lo spazio circostante, dominandolo. Maschile e fiera nella struttura, ma dall'animo gentile ed inafferrabile.
Really a tangle of iron and steel wires that blurs the vision, but little by little, one after the other, the wires join together into a well defined structure, perfectly calculated. And the perspective changes then, the overall view outlines a shape that becomes substance.
An unusual chair, definetely peculiar, not only in the way it is realized but for the object it reproduces in its shape: a high voltage pylon.
Strong and energic, placed in the office or at the entrance, it amazes and wonders for the incredible grace and lightness it fills the space around with, overlooking it.
Masculine and proud in the structure, but gentle and elusive in the heart.
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Dedicato a Gianna, una donna d'acciaio.
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