Cani, elefanti, pipistrelli. Sono i modelli prescelti dal fotografo Tim Flach. Espressivi come non li avete mai visti.
Dogs, elephants and bats. So expressive as you have never seen them. The animal models chosen by the photographer Tim Flach.
Un cane ritratto con una lunga e folta chioma sul muso, come un cantante rock degli anni '70.
Lo sguardo imbarazzato di un pipistrello che sembra nascondersi il viso dietro l'ala, come fosse un mantello.
Le rughe delle palpebre di un elefante.
I nodi elegantissimi della criniera di un cavallo da competizione.
Un barboncino dal pelo finemente tosato che, altezzoso, si mette in posa come le siepi al suo fianco.
Sono questi i soggetti che Tim Flach ama fotografare.
Animali che per la loro spontaneità e capacità espressiva, emozionano, commuovono, divertono. Divenendo ancor più umani.
Quello che più stupisce e meraviglia è il dettaglio scelto dall'artista.
Un dettaglio per rappresentare il tutto. Per descrivere un lato sorprendente e inimmaginabile dell'animale. Primissimi piani, che apparentemente disegnano solo curve, linee, forme indistinte, svelano poi le fessure di due piccoli occhi in un muso grinzoso, la tenerezza nel ciglio di un enorme mammifero o il turgido vigore nei muscoli di un collo equino.
Ancora una volta la meraviglia è negli occhi di guarda.
A dog depicted with a long and thick hair, that looks like a seventies rock singer.
An embarassed bat that hides himself behind its wing as it was a cloak.
The eyes wrinkles of an elephant.
The fine knots of a racehorse's mane.
An elegant short-haired poodle, that sits nearby the shaped hedge.
These are the models Tim Flach loves to photograph. Animals that move you, touch and amuse for their spontaneity and expressiveness. And for this reason looking even more "human".
But the wondering thing is in the detail chosen by the photographer. Just a detail to depict the whole animal. To portray an unbelieveble and amazing side of the animal. Close-ups that only apparently show lines, curves, misty shapes. But you look closer, they reveal small eyes hidden in a wrinkly muzzle, the tenderness in an elephant's lash or the strenght in the muscles of a horse's neck.
Once again the wonder is in the viewer's eyes.
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