Ruches come pizzi. Non sono merletti nè passamanerie. Ma decori zuccherini delle poetiche torte di Maggie Austin.
Ruches as laces. But they are neither laces nor trims. The sugary adornments of Maggie Austin's poetic cakes.
Torte delicate, raffinate, sofisticate. Si ergono alte come torri, ma leggere come nuvole. Impalpabili. Balze vaporose che è un peccato addentare, anche solo assaporare. La loro leggerezza è l'essenza del loro mistero, della poesia che le rende uniche e meravigliose.
Altre ancora hanno l'aspetto candido della neve. La glassa cerulea le rende nobili e fragranti allo stesso tempo. Ma l'apparente solidità è addolcita e aggraziata da petali di zucchero colorati. Un soffio lieve di primavera sulla coltre nivea della pasta che le ricopre.
Ballerina di danza classica divenuta in seguito chef pasticciere di fama, Maggie Austin infonde la stessa grazia di un passo di danza nelle creazioni da lei realizzate, delineando un vero e proprio stile, tutto personale.
Delicate, refined, sophisticated cakes. High as towers, but light as clouds. Fine. Filmy flounces that it's a pity to bite, even to taste them. Delicacy is their secret, their poetry that make them fabulous and incomparable.
Some of them with a snow-white look, have a cerulean icing that makes them noble and fragrant at the same time. Their apparent solidity become softer thanks to sugary flower petals. As a gentle spring breath that covers their white pastry.
Classical ballet dancer and then acclaimed chef, Maggie Austin injects the same grace of a dance step into her creations, defining a new way of making cakes, very personal.
Wednesday, September 8
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