Il corrimano di una scala. L'androne di un hall concertistica. L'aula magna di una biblioteca.
La spettacolarità della prospettiva è ovunque, negli spazi urbani come nella sala riunioni di un'azienda. Nel quotidiano collettivo. Basta saperla guardare.
File di scale mobili della metropolitana. La successione di poltrone di un cinema.
La geometria disegnata da cose comuni, da oggetti banali, da non-luoghi.
Ed è l'occhio, un modo particolare di guardare alle cose che crea la magia, dà forma alla fantasia. Come l'occhio fotografico di Benjamin Monn.
Come l'occhio architettonico di Calatrava.
Le cose più semplici sono le più spettacolari. E' la prospettiva in cui le si guarda, le si pensa, le si progetta, a renderle meravigliosamente caleidoscopiche.
Qui di seguito, un modo particolare di guardare alle cose che ci circondano, che ci sormontano.
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