Sirene, creature marine, ragazze perdute. Sono queste le muse di Scott Rhea. Fotografo onirico degli abissi.
Le profondità marine, il buio acquatico, l'assoluto silenzio. Assordante.
Attrici anni '20, ballerine dai fluttuanti costumi di scena, trapeziste bambine sembrano vivere e popolare gli abissi, in un mondo a parte. In un sogno senza tempo.
Rapite alla vita terrena, continuano a danzare, suonare, sorridere, come ninfe del mare.
Visione onirica della vita dopo la morte, del sogno che perdura dopo la vita.
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